martedì 10 aprile 2007
Centochiodi? No. Uno solo, fisso e in gara a chi sale più in alto: albero della Cuccagna antireligiosa. Con effetti ridicoli. In S. Pietro il Papa parla bene delle donne e "Liberazione" domenica si arrampica a tutta pagina: «Il cavallo di Troia del Vaticano: l'elogio della donna "cuore e pietà"». Scivolata con bis accanto: «Il fanatismo del Vaticano come quello dei kamikaze». Ecco: «Il monopolio ecclesiastico riempie il vuoto culturale di concetti dogmatici unilaterali: Dio, Cristo, Chiesa, Famiglia, Paradiso e Inferno" È fanatismo religioso uguale a quello di coloro che promettendo il paradiso mandano le persone a farsi esplodere tra la gente»! Ancora, p. 9: «Chiesa cattolica imputata perché fomenta quotidianamente l'odio». Nel supplemento, poi, un prete dà «zero in condotta» ai «vescovi della Cei» e una lettrice scrive che «fa fatica a riconoscere (il Papa) come vicario di Cristo». Però in prima pagina, primo colonnino, c'è una preghiera a firma cattolica al «Signore Gesù, risorto». Contraddizioni? No: è solo un cammino, indicato nell'altro Supplemento, "Queer" (p. V): «Siamo soggetti in transito, dall'umano all'animale». E la gara si allarga. "L'Unità" p. es., sempre a Pasqua (p. 1) rimprovera il Papa: «Bontà sua nella via Crucis si è ricordato delle donne, ma non degli omosessuali"» Ma il colmo è a p. 27, 4 colonne di spiegazione firmate da un prete: «La Pasqua, l'uovo e l'universo». Una festa agricola di primavera, uovo primordiale, universo circolare, ecc. ecc" «E Gesù Cristo? Gesù Cristo chi? Niente: sarebbe «monopolio ecclesiastico». Così: è l'albero della cuccagna. Cucù!
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI