mercoledì 9 febbraio 2011
Triste doppiezza e allegra sprovvedutezza. Grosso titolo ("Unità", 29/1, p. 10): «I vescovi staccano la spina. "Italia, disastro antropologico"» Inizio del testo: «Durissimo attacco di monsignor Crociata, e Avvenire richiama alla coerenza». Chiaro? Chiarissimo. Eppure sempre "Unità" (3/2, p. 20) ecco Luigi Cancrini: «La Chiesa non ha preso una posizione chiara"». Lui vede solo «l'ambiguità dei vescovi italiani». Pluralismo all'interno della redazione? Acqua! O pura e semplice contraddizione coperta da una «doppiezza» che da quelle parti, su quel giornale, ha una storia antica, e che pareva fosse stata superata? Fuoco! È triste doppiezza. E la sprovvedutezza? La serve L'Espresso" (27/1, p. 56-58): «Il Santo Crac». Pare che in Slovenia una «diocesi sbaglia investimenti e perde» una grossa somma, e allora fin dal titolo loro sono sicuri che la cosa «fa tremare il Papa" angoscia Joseph Ratzinger e i suoi uomini di fiducia, Tarcisio Bertone su tutti» e «potrebbe travolgere il Vaticano»! Firma serio Emiliano Fittipaldi. Dato il fatto " scritto anche lì " che il problema era già noto da tempo ai responsabili della S. Sede, che ancora sta lì, possibile che dopo 2.000 anni di storia con Attila, Alarico, i Lanzichenecchi e Napoleone, qualcuno pensi a Papa e segretario di Stato «angosciati», e addirittura alla Chiesa «travolta» per questo? Possibile che in questo mondo di carta scriva chi non ha il senso delle cose e, se si tratta di dare addosso a Chiesa e Papi, perda sia la trebisonda che il senso del ridicolo, e strilli come un moderno dispositivo d'allarme al volteggiare leggero di una mosca? Possibile. Tu leggi, e amaro sorridi.
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