martedì 26 giugno 2007
Dubbio indignato: chi è il buffone? Stefano Filippi ("Il Giornale", 23/6, p. 7) racconta Silvio Berlusconi in visita ad un ospedale benemerito e scrive che l'ex premier "non risparmia critiche a Santa Romana Chiesa". Libertà! Ma ecco la critica, testuale: "Non tutti in essa sono convinti della parità tra uomo e donna"! Qualche matto si trova anche nella Chiesa, ma si può pensare che la Madre di Cristo fosse senz'anima? E peggio, perché il Cavaliere continua: "Domenica è venuto a casa mia un prete a celebrare messa, come tutte le feste. Nella predica ha ricordato che il Concilio di Trento decise con uno scarto di soli cinque voti che le donne avevano l'anima. A pranzo mamma Rosa gli ha chiesto: monsignore, lei crede che le donne abbiano un'anima? E lui, affondando la forchetta in un piatto di tagliatelle, ha borbottato: beh, una speciè" Che dire? Beh, se è vero quanto scritto il Cav. fa il furbo ricordando a tutti che lui ha un prete a servizio cultuale fisso la domenica e poi usa il più vieto schema anticlericale da "Asino" di Podrecca: il "prete forchettone". Di più: questo prete è un falsario, e "nella predica" inventa una calunnia perfida sul "Concilio di Trento", aggiungendovi poi di suo quel "borbottìo" indegno non solo di un prete, ma di ogni cristiano informato. Il buffone c'è. Se è il prete è da sospensione a divinis per dedicarsi a ripetere tutta la teologia. Se è il Cavaliere alla sprovvedutezza incolta va aggiunto il ridicolo: da perdere non "cinque voti", ma cinque milioni! O arriva la smentita, e così diamo tutta la colpa al giornalista? Resta l'indignazione'
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