Nel buio della disperazione alzò lo sguardo verso Dio
mercoledì 25 marzo 2020
Ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno: sono queste le uniche parole che dovremmo rivolgere a Cristo ogni giorno. Sono le parole che il Buon Ladrone rivolse a Gesù nell’ora più buia, sul Calvario, nel momento in cui si stava compiendo il destino dell’umanità e Dio stesso stava entrando nella morte. Nella profondità di quella disperazione rinasce la speranza e la vita riparte lì dove era stata spezzata. Accanto a Cristo crocifisso c’erano due uomini, anch’essi condannati alla pena capitale, forse per un assassinio, di certo a causa di una vita segnata dalla violenza. Uno dei due, a cui la tradizione attribuisce il nome di Gestas, si unisce al coro di coloro che dileggiano Gesù, l’altro, Dismas, si “converte” e chiede perdono al Figlio di Dio morente, ammettendo le proprie colpe. È un esempio per tutti noi: nel buio delle nostre paure siamo in grado di sollevare lo sguardo e accogliere la misericordia di Dio? Altri santi. San Procopio di Sazava, abate (975–1053); santa Lucia Filippini, vergine (1672–1732). Letture. Annunciazione del Signore. Is 7,10–14;8,10; Sal 39; Eb 10,4–10; Lc 1,26–38.
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