sabato 10 settembre 2011
I giornali? Si dice che "informano". Vediamo… Su "Sette"(1/9, p. 13) il vispo Severgnini, che talora pare la Littizzetto del "Corsera", replica a un lettore che ha difeso l'utilità sociale di «Caritas, oratori, mense dei poveri» e simili che certo è così, ma continua: «Mi chiedo però se le esenzioni e le facilitazioni concesse alla Chiesa non siano diventate troppe…». Beh: se un "informatore" si chiede e non sa darsi risposta dovrebbe "informarsi", poi scrivere. Lo faccia, Severgnini: si informi! Veda se le eccezioni sono utili o no e poi ne riscriva. A titolo di informazione per esempio annoti che su "L'Unità" (3/9, p. 24) Alessio Nolan "informa" i lettori che «alcuni media» – quelli probabilmente letti da tanti Severgnini – hanno «messo in giro la voce che Chiaravalle, alle porte di Milano, è un resort a 5 stelle e 300 euro a botta. Invece è un normale monastero cistercense che ospita chi desidera» e «chiede una modesta cifra di 40 euro, ma se uno non li ha pazienza». Nolan così spera di «smascherare la fandonia… che la Chiesa ci lucri». Notizia utile ai Severgnini di ogni specie perché non solo si chiedano, ma anche si rispondano senza ricorrere al pregiudizio ostile che stessa "Unità" (p. 3) ispira la battuta di Staino: «Anche la Chiesa contro la manovra… Meno male, ogni cinque uscite una è giusta»! Altra disinformazione? Sempre "Unità" (6/8, p. 38-39: «Etiopia, gli orrori della guerra di Mussolini») Paolo Calcagno ricorda «Papa Pio XII… citato come elemento di propulsione all'azione bellica». Peccato che ai tempi della guerra fascista di Etiopia (1935-36) il Papa fosse Pio XI (e in ogni caso il grande magistero di pace dei Papi del XX secolo dovrebbe essere noto a tutti)! "Informazione"? Replica a scelta: Brera («andate a scopare il mare!») o Totò («Lei è…: si informi!»)
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