Dirigenti, aumentano i sussidi
martedì 22 agosto 2006
Futuro meno incerto per i dirigenti che avranno la sfortuna di perdere il lavoro. Oltre alla normale indennità di disoccupazione liquidata dall'Inps, calcolata sulle ultime retribuzioni, potranno ricevere anche un assegno di 1.500 euro mensili a carico di una nuova gestione previdenziale separata, istituita in via sperimentale nell'ambito del Fondo di categoria per l'assistenza sanitaria, grazie ad un accordo tra Confindustria e Federmanager. L'assegno integrativo è previsto solo nei casi di disoccupazione involontaria (per licenziamento o per dimissioni per giusta causa) ed ha la durata di sei mesi se il dirigente ha meno di 50 anni, di dodici mesi se l'età è superiore. Sono tuttavia esclusi dall'integrativo i manager con anzianità di servizio inferiore a due anni o che lasciano il lavoro in accordo con l'azienda. Inizialmente, nessun onere contributivo è posto a carico dei dirigenti, purché regolarmente iscritti all'Inps, mentre sarà l'azienda a versare alla gestione separata un importo fisso di 100 euro per ogni dirigente in servizio. La nuova tutela previdenziale è obbligatoria per tutte le imprese che applicano il contratto di categoria o, comunque, che aderiscano ad una delle organizzazioni stipulanti. Maternità e paternità. Grazie alla legge 104 dello scorso aprile, anche le mamme e i papà dirigenti, dipendenti da aziende private, godono degli stessi trattamenti economici e normativi riconosciuti alla generalità dei lavoratori (astensione obbligatoria, allattamento ecc.). Sull'astensione facoltativa post partum, la Corte di Cassazione ha precisato che la dirigente interessata ha l'onere di darne preventiva comunicazione al datore di lavoro e all'ente di previdenza. In caso contrario l'indennità di maternità per l'astensione facoltativa non può essere riconosciuta per periodi anteriori alla comunicazione (sent.22239/2004), salvo la normale applicazione di altri benefici contrattuali. Il diritto alle indennità economiche è legato al versamento del relativo contributo; in alcuni settori produttivi l'importo del nuovo contributo potrà risultare ridotto o azzerato, grazie alla recente riduzione dell'1% del costo del lavoro. Tuttavia l'eventuale regolarizzazione contributiva (note di rettifica) per i singoli mesi da aprile 2006 in poi, potrà essere ancora effettuata entro il 23 agosto, senza aggravio di somme aggiuntive. In cantiere. La tutela della maternità delle donne dirigenti (e della paternità) non è ancora l'ultimo passo per il completamento di un diritto universale di base. Nei programmi del Ministero del lavoro è in agenda un particolare adeguamento dei trattamenti di maternità per i lavoratori che attraversano lunghi periodi di lavoro flessibile. E, di spalla, il Ministero delle pari opportunità ha approntato una proposta di legge per dare più spazio alle donne nelle funzioni dirigenziali.
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