giovedì 19 maggio 2016
Il Giubileo della misericordia potrebbe trasformarli in giardinieri. Quanto meno potrebbe insegnargli un lavoro da "spendere" poi, una volta riacquistata la libertà, come chance concreta per rifarsi una vita. I protagonisti sono venti detenuti del carcere romano di Rebibbia, selezionati per un progetto di impiego in lavori di pubblica utilità, proprio durante l'Anno Santo. Il progetto partirà a breve, come annunciato dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap), che in una nota ne precisa anche i tempi. Da ieri i prescelti parteciperanno a tre giorni di formazione per quattro ore giornaliere presso la Casa del Giardinaggio della capitale. Quindi saranno inseriti nel progetto dei lavori di pubblica utilità in aree e percorsi cittadini interessati dallo svolgimento del Giubileo. I venti detenuti si occuperanno in particolare della pulizia e del decoro del verde presso il Colle del Gianicolo, i giardini di via Garibaldi e a Villa Sciarra. Nel programma però rientrano anche i giardini di Piazza Vittorio e quelli di via Carlo Felice, San Giovanni in Laterano e Santa Croce in Gerusalemme. Tutte zone molto frequentate da turisti e pellegrini, nonché dagli stessi romani, che anche grazie all'opera dei carcerati selezionati saranno costantemente liberate da cartacce e rifiuti, non di rado presenti anche nei quartieri più centrali della capitale. Il progetto è stato attivato sulla base di una Convenzione quadro stipulata dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e dal commissario straordinario di Roma, Francesco Tronca. Burocrazia? Sì, ma finalmente a favore sia dei cittadini, sia di chi vuole seriamente rimettersi in gioco.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI