sabato 1 marzo 2014
Ieri sul "Foglio" nessun "appello battagliero" al Papa perché difenda una fede ridotta a tutta testa e niente cuore. Sorpresa o prematura illusione? La seconda, con delusione in ultima. Lettera al Direttore: «Pazzesco. In Veneto un prete si è rifiutato di prestare la parrocchia ai vegani…». E il seguito è immediato: «Chi è lui per giudicare?» Trasparente la frecciata a solito bersaglio fisso. A parte «i vegani» (che non vengono da un altro pianeta, ma sono vegetariani molto tosti) un'occasione mancata! Stiamo sereni tutti: alla Chiesa e alla sua fede anche oggi sta pensando lo Spirito Santo. Delusione dunque, e conferma invece sul "Venerdì" (p.19) ove Michele Serra ospita un attacco alle «papate di Bergoglio» a firma di uno che ce l'ha da sempre e solo con Chiesa e Papi, e ora solenne propone di «revocare la santità» a san Roberto Bellarmino per via di Giordano Bruno e la sua triste fine. Ma nella Chiesa mai nessuno dice bene ciò che è male. Da tempo, e per voce ufficiale, è noto che canonizzando una persona la Chiesa non approva e dice sante tutte le scelte della sua vita, fatta anche di peccati, come quella di ogni creatura umana: uniche eccezioni Gesù e Sua Madre. Stiano sereni, anche Serra e certi grafomani.
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