giovedì 30 giugno 2011
Ancora "follie", ma anche saggezze, in pagina. «Roba da psichiatria» ieri, per lo stravagante parere del celebre oncologo secondo cui l'amore davvero puro è solo gay, ma per fortuna subito contraddetto da veri esperti in materia (24/6: "Libero", p. 1 e "Stampa", p. 25). Facezie in libertà. Stesso giorno ne trovo una sul "Fatto" (p. 27): Tommaso Montanari, avendo letto sull'"Osservatore Romano" (14/6: «La "Madonna di Foligno" incontrerà la "Madonna Sistina"») che in occasione del prossimo viaggio papale in Germania i Musei Vaticani "eccezionalmente" presteranno la stessa "Madonna Sistina" al Museo Statale di Dresda, replica indignato con questo titolo: «Il papa a Raffaello: vieni via con me»! L'allusione rende ridicola tutta la pagina, conclusa con questa frecciata: «È impossibile non rattristarsi pensando che cinquecento anni fa un papa poteva "produrre" un Raffaello, mentre oggi può al massimo movimentarlo». Qualcuno ricorderà il contributo dei Papi all'arte senza brontolii laicisti? Esso fu grande, però a produrre Raffaello non furono i Papi: lo riconobbero "prodotto" da Altri, ne aiutarono e liberarono il genio. Proprio vero: talora il pregiudizio abbassa il livello delle pagine, ma non riesce ad abbassare certi contenuti. Infatti a proposito della "Madonna Sistina" vorrei segnalare i pensieri straordinari che essa nel 1955 suggerì al grande Vasilji Grossman, vittima dell'oppressione della tirannia atea. Li trovo in "L'umano nell'uomo", edito di recente da Rubbettino, nello studio di John e Carol Garrard: «La Madonna Sistina: la risposta di Grossman alle domande eterne». Da leggere: per una boccata d'aria pura.
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