sabato 27 ottobre 2018
Mi ha sempre fatto un piacere enorme camminare ma oggi si è aggiunta una seconda passione, altrettanto piacevole ma faticosa: vivere il cammino come metafora in grado di raccontare talvolta la vita meglio di ogni altra. La meta, i compagni di viaggio, le scelte davanti ai bivi, la fatica e la bellezza del camminare sono tutti elementi che accompagnano la quotidianità e la fanno diventare "percorribile" o austera, piacevole ma talvolta anche drammatica.
Così da anni mi appassiona l'idea di camminare accanto alle persone con cui lavoro, dentro i loro luoghi, mimando i pellegrini di un tempo ma cercando oltre all'orizzonte anche la profondità, non solo i chilometri, ma quei centimetri che spesso avvicinano al cuore delle cose. Un cammino che diventa sguardo, ascolto e prova a scovare pezzi di strada mai incontrati e volti mai ammirati. La "tappa" in CBS è una di queste. L'azienda nasce nel 1989, in seno ad una famiglia come altre che abbiamo raccontato in questa rubrica e grazie all'intuito di Luigi Peroni che scommette sul fatto che il carbonio sarebbe divenuto un materiale protagonista nel mondo dell'automotive e dell'aerospaziale. Il know how è in parte ancora da sviluppare, i capitali sono quelli che servono per partire ma c'è tanta passione e voglia di costruire: elementi che fanno sempre la differenza quando gli obiettivi da raggiungere sono tanti e sembrano lontani.
Ho deciso però di parlare di questa storia non con il fondatore ma con suo figlio, Stefano, 26 anni, in azienda "da sempre" ma ufficialmente da poco più di un anno. Di lui mi colpisce da subito la passione con la quale mi accompagna in questo "viaggio" in azienda, alla scoperta di tesori difficilmente visibili. «Il primo nostro cliente importante – mi racconta Stefano – è stato Ferrari che è tutt'ora, a distanza di 30 anni, il nostro cliente principale. Un partner esigentissimo che ha contribuito ad orientare l'azienda verso una direzione inequivocabile, che puntasse alla qualità assoluta. Con loro e con altri clienti importantissimi come Agusta abbiamo costruito negli anni un modo di fare impresa che oggi ci contraddistingue e fa di CBS un'azienda che pur avendo oltre 200 collaboratori resta un laboratorio artigianale».
Conosco bene il mondo dell'impresa ma solo da poco ho imparato ad ammirare i reparti di produzione: luoghi dove la magia di un'idea diventa un prodotto talvolta inaspettato. In CBS è ancora più facile lasciarsi affascinare perché il ciclo di trasformazione di un rotolo grezzo di carbonio a parte sfavillante di una Ferrari o a quella "potente" di un elicottero lascia a bocca aperta. Il materiale transita ora dalle mani sapienti di un tecnico, ora dentro gli "antri" sofisticati di una macchina, per poi essere nuovamente trattato a mano, come un pezzo di marmo da cui estrarre una statua perfetta. La lavorazione è graduale, quasi silenziosa, così che queste "moderne opere d'arte" prendano forma senza che tu riesca a rendertene conto. Ciò che avverti però, ciò che finalmente vedi nel prodotto finito è la maestria, la pazienza e la passione che ciascun lavoratore ha messo nel proprio lavoro, in ogni momento del ciclo produttivo. Proprio come le botteghe artigiane di un tempo.
«Per me l'azienda è famiglia – riprende Stefano – perché i miei genitori mi hanno educato a questi valori. Sono giovane, agli inizi, ma sento la responsabilità di un lavoro fatto bene grazie al gusto di fare bene. Il nostro è un lavoro bellissimo perché unisce l'alta tecnologia al lavoro manuale che fa diventare ogni pezzo un "pezzo unico". Credo sia una grande soddisfazione rendersi conto di quanto il tuo apporto possa fare la differenza nel "percorso" che trasforma un rotolo di carbonio in un pezzo che tanti guarderanno con orgoglio e ammirazione». «Gli occhi sono lo specchio dell'anima» recita la cultura antica ed è bello scorgere negli occhi di un giovane quella luce che spesso il lavoro contribuisce a creare quando cessa di essere soltanto una fatica dovuta per diventare, tra alti e bassi probabilmente, una scelta voluta. Non è semplice, lo so, me ne rendo conto tutti i giorni ma è sicuramente una via percorribile, una scelta fattibile.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI