Dal monastero sull'isola luce sulla gente di mare
martedì 13 settembre 2016
La fede è come un faro che guida l'umanità verso il porto sicuro che è l'abbraccio di Dio: questo è il messaggio che ci consegna la figura di san Venerio, il patrono del golfo spezzino e dei fanalisti d'Italia (ovvero degli addetti ai fari e dei fanali nei porti e sulle navi). Nato sull'isola di Palmaria intorno al 560, Venerio fu un monaco eremita nel cenobio che a quel tempo si trovava sull'isola del Tino, nell'arcipelago spezzino. Morì sulla stessa isola nel 630 e sulla sua tomba fu costruito un monastero per opera dei monaci Benedettini. L'eredità di san Venerio vive ancora oggi nella devozione popolare (in occasione della sua festa la statua viene portata via mare attraverso il golfo) e lega l'identità marinara di tutto il golfo spezzino alle profonde radici di fede delle comunità locali.Altri santi. San Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa (349-407); beato Aurelio Maria Villalon Acebron, religioso (1890-1936). Letture. 1Cor 12,12-14.27-31; Sal 99; Lc 7,11-17. Ambrosiano. 1Pt 3,8-17; Sal 33; Lc 17,3b-6.
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