Dal Medioevo arie, mottetti e inni per lodare Dio sulla via di Santiago
domenica 24 luglio 2011
Continua senza sosta, oggi come un tempo, il tradizionale cammino che i pellegrini di tutto il mondo intraprendono verso il santuario spagnolo di Santiago de Compostela, dove è appunto sepolto San Giacomo il Maggiore, il primo martire tra gli apostoli (festeggiato il 25 luglio); contemporaneamente, non si arresta neppure il percorso di scoperta e di riproposizione delle musiche che, lungo i secoli, hanno accompagnato questo incessante "viaggio della fede".
Ma non è al tradizionale repertorio medievale, quello splendidamente testimoniato dal celebre Codex Calixtinus – manoscritto del XII secolo che raccoglie al proprio interno anche una vera e propria "guida del pellegrino" – che si riferisce il disco realizzato dall'Ensemble La Fenice e dal suo direttore Jean Tubery (cd pubblicato da Ricercar e distribuito da Jupiter); l'album intitolato Un camino de Santiago raccoglie infatti un'antologia di brani collegati tra loro da un sottile "fil rouge" che li riconduce idealmente intorno alla metà del XVII secolo, e più precisamente al 1648, anno di peste e carestie, che ha sancito la fine della Guerra dei Trent'anni e a cui risale una mappa della Francia – riprodotta all'interno del libretto – nella quale sono riportate in modo dettagliato le strade principali che da ogni angolo del regno transalpino raggiungevano le terre della Galizia.
Affidate al timbro celestiale e all'arpa del soprano Arianna Savall, figlia d'arte (il padre è il celebre violista da gamba e direttore Jordi Savall, la mamma il soprano Montserrat Figueras), troviamo affiancati tra loro mottetti spirituali e melodie popolari, arie di corte e componimenti sacri (alcuni firmati da autori di una certa fama come Moulinié, Du Caurroy, Selma, Falconiero o Soler) che rappresentano la variopinta colonna sonora ideale che in quell'epoca avrebbe potuto scandire i passi del fedele lungo il corso del Reno, attraverso Linguadoca e Guascogna, Aragona e Castiglia per arrivare fin davanti al meraviglioso Portico della Gloria della Cattedrale di Santiago.
Pagine in cui si esprime l'autentica forza vitale dell'homo viator di tutti i tempi, delle sua gioie e dei suoi dolori, della sua voce e del suo canto che diventa preghiera: inno di lode e domanda carica di speranza.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: