Da governante rinunciò ai privilegi e al fasto
domenica 2 marzo 2014
I beni materiali non sono un ostacolo al Vangelo se vengono usati per ridare speranza agli ultimi e non per difendere i propri privilegi. Il beato Carlo il Buono visse questo principio e, da governante, si spese in prima persona per i poveri, trovando un posto speciale nel cuore del suo popolo. Era nato in Danimarca nel 1081 e nel 1119, dopo un'esperienza da crociato, divenne conte delle Fiandre, titolo ereditato dal nonno materno. L'inizio del suo regno fu segnato da conflitti, ma ben presto il suo nome divenne sinonimo di pace e giustizia. Si ridusse il personale per ridurre le tasse e nella carestia sfamava e vestiva i più poveri, conducendo anch'egli una vita austera. I suoi metodi, però, infastidivano i potenti: morì martire nel 1127, ucciso da una congiura.Altri santi. San Troade, martire (III sec.); santa Angela de la Cruz, religiosa (1846-1932). Letture. Is 49,14-15; Sal 61; 1 Cor 4,1-5; Mt 6,24-34. Ambrosiano. Os 1,9a;2,7a.b-10; Sal 102; Rm 8,1-4; Lc 15,11-32.
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