sabato 27 ottobre 2018
Non solo le corse sfrenate dietro ad un pallone da calcio con le vecchie magliette di Baggio e Schillaci: i bambini del Ruanda amano anche la pallacanestro, solo che non hanno campi idonei. In loro aiuto è arrivato "BeeProject" e soprattutto l'entusiasmo dei ragazzi di Diaconia, la cooperativa voluta dalla diocesi di Frosinone che opera nel locale, con l'accoglienza di immigrati e richiedenti asilo, ma ha affiancato anche le attività missionarie diocesane, attive soprattutto tra la gente ruandese
dilaniata dal genocidio del 1994 tra etnìe tutsi e hutu.
Il progetto in Ruanda si è già concretizzato con la scolarizzazione di centinaia di orfani, ma adesso fa ulteriormente felici quei ragazzi africani donando loro l'allestimento di alcuni campi da basket. Tre giovani di Diaconia sono così volati fino a Kora, città del Ruanda scelta peraltro non a caso: qui infatti è ora parroco don Epimaque Makuza che, durante gli anni di studio in Italia, è stato ospite della diocesi frusinate, prestando un'intensa azione pastorale nelle parrocchie di Veroli, cittadina dove peraltro il basket è di casa, con una squadra arrivata negli anni recenti perfino a calcare i prestigiosi parquet di serie A.
Anche questo scambio con i sacerdoti africani fa parte del gemellaggio che lega, oramai da 15 anni, la diocesi laziale con quella ruandese di Nyundo, e che ora... manda a canestro questo nuovo progetto solidale, grazie anche al contributo dell'associazione culturale Rifard.
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