domenica 12 agosto 2007
Poco orgoglio, molto pregiudizio. In pagina alla grande quello anticattolico. Ieri "Repubblica" (p. 31) 5 colonne e foto: «Veglia per un anno le sorelle morte... nella casa con i due cadaveri ormai mummificati: "Aspetto che risorgano"». Pura follia? E a chi la colpa? Ecco il sommarietto: «Erano adepte di un prete cattolico che professava il ritorno (sic!) in vita». Lì accanto, nel testo: «Quel prete cattolico professava la resurrezione!». Ma la resurrezione è professata da ogni prete cattolico. Niente: per Giuliano Foschini, che scrive, anche questa follia estrema è colpa dei preti. Finito? No. Stessa "Repubblica" (p. 44), "Almanacco del libro": nel contesto di una rievocazione del grande scrittore cattolico Graham Greene, si parla del suo libro "Il potere e la gloria" che - testuale - «nel 1939 prende spunto da una feroce persecuzione religiosa in corso in quegli anni in Messico». Persecuzione "religiosa"? Per chi legge e non conosce la storia dunque di nuovo colpa dei preti! In realtà quella fu persecuzione antireligiosa e anticattolica, con decine di migliaia di vittime, tra cui migliaia di preti e suore cattolici. Il pregiudizio trionfa. Ma sì! Corre e spopola, di questi tempi, anche mescolato al "giudizio". Sempre ieri sulla "Stampa" (pp. 1, 17, 29 e 46) prediche - anche giuste - di preti giornalisti e monsignori, pensieri - anche opportuni - di scrittori cattolici con scoop acclusi e botte da orbi a Chiesa e preti che in un turbinìo di pedofili e gay, su temi scottanti di pura attualità, scomodano codici, leggi e seminari. Stampa d'agosto: ventilatori accesi, direzione risaputa.
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