martedì 8 novembre 2016
Il mandolino ha una casa, a Napoli naturalmente. Un sogno che si avvera grazie all'Accademia Mandolinistica Napoletana, che ha inaugurato, anche con i fondi raccolti via crowdfunding, la Casa del Mandolino. «Si tratta di un locale di fronte alla chiesa di San Severo al Pennino», racconta Mauro Squillante, uno dei motori dell'iniziativa, che insegna lo strumento al conservatorio di Bari e tiene corsi in quello di Salerno: «Lo abbiamo affittato, restaurato, adattato ai nostri bisogni. Ne abbiamo ricavato una saletta con quaranta posti a sedere, lo spazio per concerti, corsi e per accogliere quanti – musicisti, musicofili o turisti – vorranno venire a trovarci per capire perché il mandolino è stato così importante per la storia musicale della nostra città, anzi dell'Italia tutta».
Nella Casa, con Squillante, si studierà anche mandolino elettrificato con Marco Vidino, mandolino folk con Joe Petrosino, violoncello con Leonardo Massa, vocalità nella canzone napoletana con Lello Giulivo, tecnica vocale con Alessandro Lualdi, chitarra con Lorenzo Marino, contrabbasso con Pasquale Maddaluno, i principianti faranno lezioni collettive con Adolfo Tronco.
«Non c'è nessuno sterile purismo o isolazionismo sonoro nel nostro progetto – spiega Squillante – ai grandi del nostro passato mettiamo vicini quelli del bluegrass americano, al suono gentile e veloce affianchiamo quello elettrificato». Insomma, strumento antico – si apprende a San Pietro a Majella che ha radici più antiche e autoctone – che ritrova spazio nel nuovo millennio senza averne paura.
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