Correre verso Dio e verso gli altri per dare ragione della propria fede
mercoledì 5 luglio 2023
L’invito ai giovani di papa Francesco, che da sempre li esorta ad alzarsi e andare, a non stare sul divano trova un’antica assonanza in quell’appello a «correre verso Dio e verso gli altri» che sant’Antonio Maria Zaccaria, il fondatore dei religiosi Barnabiti, rivolgeva ai suoi preti. Allora era uno sprone a rispondere con rinnovato entusiasmo alle critiche sollevate dal nascente movimento protestante, oggi è un profetico pungolo a riconquistare la bellezza di una fede vissuta con consapevolezza e gioia. Zaccaria era nato a Cremona nel 1502 e nel 1524 si laureò in medicina a Padova, anche se in un secondo momento decise di diventare sacerdote. Ordinato nel 1528, si trovò poi come cappellano al seguito della contessa Ludovica Torelli, seguendola fino a Milano nel 1530. In città, anche con l’aiuto di due milanesi, Giacomo Morigia e Bartolomeo Ferrari, creò una famiglia religiosa intitolata a san Paolo. Già nel 1530 fondò i Chierici regolari di San Paolo, i Barnabiti (che devono questo nome alla chiesa di San Barnaba, che fu la loro prima sede), preti soggetti a una regola comune. Nacquero poi le Angeliche di San Paolo, primo esempio di suore fuori clausura, delle quali lo stesso Carlo Borromeo era entusiasta, anche se poi il Concilio di Trento prescrisse loro la vita in monastero. Infine fu la volta dei Maritati di San Paolo, laici impegnati nell’apostolato. La sua attività suscitò incomprensioni e sospetti – infondati – a tal punto che fu costretto a difendersi a Roma dall’accusa di essere eretico e ribelle. Morì a Cremona nel 1539 ed è santo dal 1897. Altri santi. Santa Ciprilla di Cirene, martire (III sec.); san Domezio il Medico, eremita (IV-V sec.). Letture. Romano. Gen 21,5.8-20; Sal 33; Mt 8,28-34. Ambrosiano. Dt 27,9-26; Sal 1; Lc 8,19-21. Bizantino. 1Cor 2,9b-3,8; Mt 13,31-36a. t.me/santoavvenire
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