giovedì 19 aprile 2012
Contrordini: reali e constatati, ma anche sperati con forza convinta. Di solito qui non si è teneri con "Il Fatto Quotidiano". Stavolta applausi: ovviamente mirati. Ieri (p. 18) Elisabetta Ambrosi su un libro di Oliviero Toscani, come sempre vivace e provocatorio. Tra le tante citazioni ne colgo una con titolo "Mamma". Testuale: «Una grande lavoratrice. Aveva fatto solo la quinta elementare ma riconosceva le cose da lontano. Una volta mi disse: "Ho avuto solo un uomo, tuo padre". All'improvviso mi si sono sgretolati anni di convincimenti libertari e di mentalità radicale. Ero più avanti io che teorizzavo l'amore libero, o lei che aveva avuto un solo uomo? Rivoluzionaria». Ripeto: applausi, e comunque parole su cui riflettere. C'è altro? Sì. Aggiungo qui, personalissimamente per quanto riguarda il giornale, ma forse non tanto per quanto dice la realtà, la mia attesa di un altro contrordine. Sempre ieri tutti i giornali sul libro di Alessandro Del Piero, costretto da un imprevedibile diktat ad abbandonare la Juventus, la sua "vera casa", mentre sta dimostrando con i fatti – silenzio, pazienza, buon gusto, gioco e gol preziosissimi – che è ancora, senza togliere meriti ad alcun altro dei protagonisti dell'anno, il vero leader in campo e fuori. Un gran signore, di vita e anche di calcio. Ebbene: parola di Malpelo juventino da tanti anni – dai tempi del quintetto «Ermes Muccinelli, Giampiero Boniperti, John Hansen, Karl-Age Hansen, Karl-Age Praest» – cosa ci vuole mai a dare un piccolo contro segnale, per una piccola sincera retromarcia della società, che così tutela anche se stessa? Malpelo chiede scusa per la strana esternazione, ma è certo che non è una speranza solo sua. Avanti!
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