mercoledì 2 marzo 2011
Libertà: di pensiero? Di stampa? Belle domande ogni giorno incrociate in pagina. Ieri su "Liberal" titolo chiaro per Luigi Accattoli: «Ma la Chiesa sul premier non tace». Invece per qualcuno chi non dice esattamente ciò che direbbe lui, allora" tace! Certi "bracci" laicisti sono talmente deboli da elemosinare un "braccio" religioso che risolva i loro problemi, e se così non va sono strilli. Perciò sempre ieri "Unità" (p. 22) Luigi Cancrini scrive impavido che a proposito delle polemiche sulla scuola oggi per la Chiesa cattolica «non conta la moralità pubblica o privata di chi governa», ma contano solo «gli interessi materiali ed economici» e quindi essa «copre il governo" in cambio di trenta denari». Pesante! Ma sugli altri giornali il discorso è diverso: «Bagnasco: abbiamo fiducia in tutta la scuola» ("Repubblica", p. 8). Idem su "Corsera" (p. 1 e 16), "Sole 24 Ore" (p. 1 e 18), "Stampa" (p. 9), ecc. E persino sulla stessa "Unità" (p. 6) sempre ieri il discorso è molto diverso: «Bagnasco non benedice Silvio: "Fiducia in tutta la scuola". Il presidente Cei: "Alla Chiesa sta a cuore l'educazione integrale, statale o non statale"». Tu ci pensi un po' e ricordi che certe polemiche non si adeguano neppure alle leggi vigenti. Dall'anno 2000 per legge del governo Prodi il sistema scolastico pubblico italiano è uno, composto di scuole statali e non statali, ma qualcuno è ancora prigioniero di ideologizzazioni laiciste di un passato ormai sepolto. E sono estremismi bipolari. Infatti, ieri, bizzarro titolo su "Libero" (p. 4): «Dopo le frasi del premier" Bagnasco lo ringrazia sulla scuola». Ma che libertà d'informare è, questa?
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI