
Morire, per un attore di una serie tv di successo, è quasi impossibile, anche nel caso sia in là con gli anni. Succede pertanto che Marcello Marziali, ottantaquattrenne attore livornese scomparso il 30 novembre 2023, sopravviva a se stesso nei panni di Gino Rimediotti, uno dei «bimbi», i terribili vecchietti della fiction Sky Original I delitti del Barlume. Ma non solo: la morte dell’attore e la conseguente inevitabile sparizione del personaggio può offrire lo spunto per i nuovi episodi. Così è stato per la dodicesima stagione della serie ispirata ai romanzi dello scrittore pisano Marco Malvaldi partita ieri sera su Sky Cinema Uno, Sky Serie e in streaming su Now con il primo episodio intitolato appunto Non è un paese per bimbi (parafrasando il film dei fratelli Coen Non è un paese per vecchi) per il fatto che Rimediotti se ne va alle Seychelles lasciando l’inospitale Italia. Soluzione se vogliamo un po’ forzata, anche perché Marziali/Rimediotti in qualche modo appare (intelligenza artificiale?), ma che comunque serve a costruirci sopra la cosiddetta trama verticale, ovvero il caso di puntata, la parte di vicenda che si conclude in ogni episodio e che rappresenta l’elemento giallo (il delitto o presunto tale), mentre va avanti la parte della commedia sarcastica e ironica, a tratti amara e pungente, a volte persino un po’ cattiva, in cui tutti i personaggi sono coinvolti e che si sviluppa orizzontalmente da un episodio all’altro, o meglio ancora da un film all’altro, perché I delitti del Barlume è in questo senso una serie anomala, composta anche questa volta da tre capitoli di un’ora e mezzo ciascuno (la durata appunto di un lungometraggio), sceneggiati da Roan Johnson, Davide Lantieri, Ottavia Madeddu e Carlotta Massimi, con la regia del primo episodio affidata allo stesso Johnson (nato a Londra e cresciuto a Pisa), che firma il secondo (Gatte da pelare) in coppia con Marco Teti, mentre Milena Cocozza dirige da sola il terzo (Sasso carta forbici). Confermato il cast con i rispettivi personaggi. Confermata anche la scelta di far prevalere la commedia sul giallo, al di là del fatto che crimini e sarcasmo, suspense e ironia continuano a intrecciarsi in questa serie tv all’insegna della toscanità, ambientata all’Isola d’Elba (a Marciana Marina, che nella finzione diventa Pineta, cittadina immaginaria sulla costa tra Pisa e Livorno), con attori non toscani che parlano toscano come Filippo Timi (Massimo Viviani) e attori toscanissimi come Alessandro Benvenuti (Emo), Atos Davini (Pilade), Massimo Paganelli (Aldo), Enrica Guidi (la Tizi), Paolo Cioni (Marchino) e Marco Messeri (Cosimo). Accanto a loro, con propri idiomi o dialetti non toscani, Lucia Mascino (la Commissaria Fusco), Stefano Fresi (Beppe Battaglia), Corrado Guzzanti (Paolo Pasquali) e Michele Di Mauro (Tassone) per un racconto sempre più corale.
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