giovedì 24 novembre 2011
Tre dolori: un complesso perenne e due vecchie pubblicità. Ricordate quella del famoso callifugo? Quel maledetto callo faceva proprio male. Poi c'è quella di «non sopporto la dentiera…». Stiamo sul dente. Infatti il complesso perenne è quello della lingua di certi che si dicono laici: batte sempre, con qualsiasi pretesto e in qualsiasi occasione sul fatto che da noi ci sono anche…"i cattolici"! Uno pare inguaribile sull'"Unità" (20/11, p. 3): per lo stagionato Staino il cambio di governo è commentato con la solita caricatura di cardinale che ammonisce… Galileo Galilei: «Si ricordi che lei è solo un tecnico… la politica siamo noi». E già: se i cattolici comunque intesi parlano, agiscono e si muovono senza chiedere il permesso, il dolore pare rigorosamente bipartisan. Così ieri ("Fatto" e "Foglio") due articoli sulle dimissioni di un cardinale che ha raggiunto gli 80 anni: convergenti, ma opposti. Per ambedue è "punizione", ma troppo tenera e tardiva da una parte, troppo dura e anticipata dall'altra. Li unisce il complesso del dente: non certo del giudizio! "L'Espresso" ne è specialista, e ora – "Benedetto sia l'otto per mille" (24/11, pp. 72-76) – offre uno scampolo di Stefano Livadiotti, recente complessato di solito ricoverato sul "Fatto", che per 5 pagine si martella tutti i denti lamentando l'8 per mille, e ripete tutte insieme vecchie falsità, distorsioni e clamorose insolenze sul tema. Clamorosa davvero una che denuncia: «Così paghiamo le Sante gazzette». Parla dei contributi statali alla stampa cattolica e ha perso la dentiera. Non sa, forse, di quali contributi statali sono dotati in casa loro, ma noi lo sappiamo. Il solito complesso inguaribile: soffrono tanto, e fanno compassione…
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