Commercio, spazio ai contributi
martedì 17 novembre 2009
Tirano il fiato i contribuenti che, grazie al recente decreto legge, riducono del 20% l'acconto dell'Irpef per il 2009, da saldare entro fine mese. Lo sconto fiscale fa apparire più sopportabile, in termini di cassa, anche il pagamento della seconda rata dei contributi a percentuale, dovuti dai commercianti all'Inps sul reddito d'impresa che supera i 14.420 euro, come acconto per il 2009. Questa rata ripete in pratica quanto già versato a giugno a titolo di primo anticipo. Per i nuovi iscritti alla Gestione scatta anche il saldo di quanto dovuto per il 2008 e anni precedenti. L'Inps ha inviato ai titolari di partita Iva un prospetto riepilogativo degli importi e delle causali di versamento.
Chiusura esercizi. Da gennaio e fino al settembre scorso " secondo una recente indagine della Confesercenti "100mila esercizi del commercio e del turismo hanno dovuto chiudere i battenti a causa della caduta dell'economia. Complessivamente, dallo scorso anno sono scomparse dal mercato circa 244 mila strutture commerciali. Una piccola percentuale di coloro che hanno cessato l'attività si è avvalso dell'incentivo alla restituzione della licenza (avendo almeno 62 anni se uomini e 57 se donne) in cambio di un indennizzo pari al trattamento minimo delle pensioni di vecchiaia, per un periodo massimo di tre anni. Oltre al costo complessivo di questo indennizzo, la Gestione commercianti dell'Inps deve registrare il mancato introito dei contributi che vengono a cessare per effetto della chiusura degli esercizi. La perdita complessiva dei versamenti alla Gestione è stimabile in oltre 700 milioni di euro.
Agenti di commercio. L'Enasarco, l'ente di previdenza complementare, ma a carattere obbligatorio, per gli agenti e i rappresentanti di commercio, fissa al 20 novembre il termine per versare i contributi pensionistici relativi alle provvigioni maturate nel trimestre luglio-settembre 2009, anche se non ancora incassate. I versamenti vanno effettuati esclusivamente on line, sia per la distinta dei contributi sia per l'addebito automatico su conto corrente tramite Rid o Mav bancario. Anche nel settore dell'intermediazione commerciale la crisi ha pesato finora con una perdita di circa 4mila agenti l'anno. Si registra invece un lieve incremento delle società di capitali operanti nel settore, una tendenza destinata a protrarsi nel futuro. Diverse aziende, che si avvalgono della rappresentanza esercitata da società di capitali, denunciano l'incongruenza dei contributi Enasarco ad esse addebitati. Tali contributi, infatti, oltre a pesare sulla corretta amministrazione delle aziende, costituiscono un onere versato a fondo perduto, perché, trattandosi di persone giuridiche, le società di capitali non hanno titolo ad alcuna prestazione previdenziale di competenza dell'Enasarco. Tanto più che le stesse società di capitali sono escluse anche da qualsiasi obbligo previdenziale nei riguardi della gestione obbligatoria per i commercianti gestita dall'Inps.
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