domenica 8 aprile 2007
Anche a Pasqua troppe pagine col prete/sto dei preti. Su "Liberazione" è nevrosi fissa. Giovedì in prima Laura Eduati - "Parroci contro la Cei" - piange per "la chiesa di base a disagio per i diktat politici dei vescovi" e cita un prete sul "Getta del 1948, quando la Chiesa entrò in campagna elettorale e determinò la fuoriuscita dalla chiese di metà degli italiani". L'ultima valutazione è un po' comica, quel "Getta" era "Luigi Gedda" e forse quel prete e il "giornale comunista" non ricordano che comunismo era allora quello in giro dall'Urss per l'Europa. La nevrosi è pervicace e venerdì, sempre in prima, c'è nientemeno il Direttore che per il suicidio di un povero ragazzo di Torino incolpa "Le campagne antigay dell'Avvenire" e tra i mandanti morali della tragedia fa il nome di un "prestigiosissimo studioso", aggiungendo acuto che "l'omofobia che oggi pervade parte del clero assomiglia come una goccia d'acqua al razzismo del Ku Klux Klan"! A Malpelo pare da manicomio. Con corsia anche a p. 10, ove si protesta perché in Messico un cardinale ricorda che chi viola il quinto comandamento, "non ammazzare", merita "l'Inferno". Non si può più, altrimenti a "Liberazione" danno fuori da matti! Confermato nelle "lettere", dove il solito ex docente di religione, che ancora non si è perdonato la cosa, annuncia tutto contento che "il termine omosessualità non compare nel Vangelo". Sì, ma mai letto San Paolo? L'ultima nevrosi è su "Europa" (6/3, p. 11): Federico Orlando pur di darla in testa alla Chiesa prende per buona, alla lettera, la storia di un "romanzo" di Camilleri: Orlando furioso e"roman/tico. Auguri!

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