mercoledì 12 febbraio 2003
Fa pena, chi in pagina esagera. Ma è di casa. Ieri sulla prima del "Manifesto" Manuel Vasquez Montalban per farsi leggere - forse ha poca fiducia nella sua fama di grande scrittore - cominciava un pezzo sparacchiando di Santa Sede: il cardinale Etchegaray, per lui, è quello "che portò il Papa nelle braccia di Castro, colui che permise a Sua Santità di conoscere la migliore infermiera della Croce Rossa che abbia mai avuto". Tric e trac! Tutti a bocca aperta? Forse no. E allora lui cita ancora un sorprendente Fidel Castro, quando "scriveva articoli contro la nefasta istruzione pubblica e a favore di quella privata e religiosa". Trac e tric! E "Il Manifesto", invece di buttare, pubblica. Per campare, magari male, si campa"Sarà il sangue "caliente", ma certi iberici se non esagerano non vivono. Perciò forse il Nobel José Saramago ha appena scritto "O homen duplicado", un romanzo tutto incentrato - annuncia "Il Riformista" - sulla "clonazione di Gesù Cristo". Trac e tric! Che idea geniale! Ma l'andazzo è globale. "Libero", domenica, ha dato quasi una pagina ad un libercolo, "Codice genesi, conto alla rovescia", per cui "il mondo ha le ore contate", e la cosa sta scritta - nientemeno - già nelle prime pagine della Bibbia, dove l'autore legge persino i nomi di Georges Bush junior e di Yasser Arafat. Era già uscita, l'opera, nel 1977, ma nessuno l'aveva presa sul serio. Dopo l'11 settembre l'autore l'ha riciclata, adattandola. E "Libero" ha abboccato: Tric e trac. Come alla fiera del paese. Col trombone e la banda"
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI