Chiesa, donne e lavanda dei piedi: l'esegesi, la storia e le ironie
domenica 24 gennaio 2016
La statistica degli argomenti più frequenti nella Rete dell'informazione ecclesiale – quella che compilo prima di scrivere queste righe – mi richiederebbe oggi di sottolineare che il dibattito sulle unioni civili continua a sostenere l'ascesa del tema “cattolici e biopolitica”, di cui dicevo già venerdì scorso: siamo al 22% dei post. La mia sensibilità al tema “Chiesa e media” mi spingerebbe a intonare un peana al Messaggio pontificio per la Giornata delle comunicazioni sociali 2016, dove è ben chiaro il principio, che da tempo sento mio, che si debba comunicare, anche tra cristiani, anche e a maggior ragione nell'ambiente digitale, riconoscendo sempre all'interlocutore la sua legittimità e le sue ragioni interne, e lasciando sepolta l'arma (sia pure retorica) della “scomunica”.Ma la quantità e soprattutto la varietà di sfumature delle cronache e dei commenti online mi proietta dritto dritto al Giovedì santo e al decreto che, su richiesta di papa Francesco, dispone che, per il rito della «lavanda dei piedi», siano designate persone scelte tra tutti i membri del popolo di Dio e non solo tra gli uomini, come era detto sinora. Detto, ma non fatto, sottolineano molti, a dire che in effetti l'innovazione è piccola. E tuttavia abbastanza grande da farci rispolverare mille letture esegetiche, o teologiche, o storiche, a sostenere il bene che ne verrà o il male che ne è già venuto. Io sto con i primi: le donne, nella Chiesa, “servono”, nel doppio senso che compiono egregiamente ogni servizio e che senza di loro gran parte delle comunità morirebbero. Bene se, il Giovedì santo, lo si riconosce.C'è stato posto anche per l'ironia. Al femminile: «Grande vittoria delle donne cattoliche! La Chiesa ha riconosciuto che i loro piedi hanno “pari valore” di quelli degli uomini» (Isabelle de Gaulmyn, dal suo blog su La Croix http://tinyurl.com/z3utser). Al maschile: «Esultano anche i pedicure: i maschietti non si preoccupavano troppo, ma le signore prescelte dovranno farsi parecchie sedute per essere a posto» (Anonimo, commento sul blog Messa in Latino http://tinyurl.com/j5mmve4).
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