martedì 11 agosto 2020
Quello di santa Chiara è un “carisma femminile”, fatto di un amore immenso che genera vita nel donarsi completamente a Dio e all'umanità. Una “scuola di santità” che ci indica la via dell'interiorità, del silenzio, della gioia del cuore. Nata nel 1194 da una famiglia ricca, Chiara rimase affascinata dal gesto di san Francesco, che si spogliò di tutto per vivere in povertà. Così a 19 anni quel fascino si trasformò nella scelta di imitare il Poverello di Assisi. Raggiunto Francesco alla Porziuncola, diede inizio a uno dei cammini spirituali e religiosi più fecondi nella storia della Chiesa. Francesco le tagliò i capelli, le fece indossare il saio e la inviò a Bastia Umbra, ma il padre tentò di riportarla a casa, così Chiara si rifugiò nella chiesa di San Damiano. Qui fondò l'Ordine femminile delle «povere recluse», le Clarisse, divenendone badessa. La prima regola fu dettata dallo stesso Francesco. Morì nel 1253 e, per volere di Pio XII, è patrona della televisione.
Altri santi. Sant'Alessandro il Carbonaio, vescovo (III sec.); beato Maurizio Tornay, martire (1910-1949).
Letture. Ez 2,8-3,4; Sal 118; Mt 18,1-5.10.12-14.
Ambrosiano. 2 Cr 7,1-10; Sal 95 (96); Lc 11,29-30.
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