Una vocazione da eremita immerso nella vita di Dio
mercoledì 24 luglio 2019
La fede è mistero, è immersione nella vita di Dio, che apre il cuore verso qualcosa di più grande di tutto ciò che ci circonda. Santi come Charbel Makhluf ci ricordano proprio questo: la vita dello spirito sovrasta ogni nostra percezione e dona senso al mondo. La testimonianza di questo santo libanese è semplice: nato nel 1828, maturò una vocazione alla vita religiosa da piccolo e a 22 anni entrò in un monastero. Emise i voti nel monastero di San Marone ad Annaya nel 1853 e nel 1859 fu ordinato prete. Visse il suo ministero nell'Ordine Libanese Maronita ma sentiva la vocazione alla vita eremitica, così nel 1873 si ritirò in un eremo dove visse fino alla morte nel 1898. Alla sua intercessione vengono attribuiti numerosi segni miracolosi. Fu beatificato da Paolo VI nel 1965 alla vigilia della chiusura del Vaticano II ed è santo dal 1977.
Altri santi. Santa Cristina di Bolsena, martire (IV sec.); san Baldovino da Rieti, abate (XII sec.). Letture. Mi 7,14-15.18-20; Sal 84; Mt 12,46-50. Ambrosiano. 1Cr 14,17-15,4.14-16.25-16, 2; Sal 131; Lc 11,5-8.
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