domenica 23 luglio 2006
Niente da fare: in pagina è "coazione a ripetere". Di qui certe "fisse": in redazione i "cervelli" pensano sempre a preti, Papi e religione. Giovedì, "Repubblica", titolo-strillo di prima pagina: «Più si è vicini al Papa, più i figli diminuiscono". Il seguito su metà di pagina 9, con questo titolo: "Vicini al Papa, meno figli". Un articolo sulla prevalenza di celibi nella "famiglia pontificia"? No, si tratta di Ulrich Beck, sociologo di fama mondiale, che affronta il tema dell'invecchiamento della popolazione: 270 righe di grande interesse. E allora? Allora in tre righe e mezza di queste 270 l'autore, parlando di Italia e Spagna, osserva che in Europa pare esistere "questa regola approssimativa: quanto più si è vicini al Papa, tanti meno sono i bambini". Tre righe e mezzo: "Repubblica" ci ha fatto due titoloni, che non dicono alcunché del senso del pezzo. È più forte di loro. Tic vasto, però, e condiviso. Scoppia in Libano una crisi internazionale, una guerra che ha radici millenarie, e sul "Corsera" qualcuno se la prende col Vaticano. Su "Libero" invece, stesso argomento, viene fuori la "metastoria", con tanto di Bibbia e di fine del mondo. Seguestrano a scopo di rapina e uccidono un finanziere di fama internazionale e sempre "Libero", ieri, va a rimescolare Vaticano, Codice da Vinci, Banco Ambrosiano e mons. Marcinkus... Una pazza racconta di essere discendente di Maria Maddalena e "La Stampa" (19/7, p. 25) rilancia alla grande le sue stupidate accanto a un'indagine, seria, sui perché della condanna a morte di Gesù di Nazareth. "Coatti" in pagina: capaci di volere, incapaci di... intendere.
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