sabato 4 giugno 2011
Giovedì "Corsera", Cronaca di Roma, p. 1: «Pin-up e bare: ritirato il calendario». Pubblicizzava bare mortuarie con dentro donne nude o seminude. Denunciato per «offesa a dignità delle donne, del sentimento religioso» e per irrisione del «culto dei defunti» è stato ritirato. In genere la censura non serve, ma talora viene come da sola. In altri casi non succede. Qui nessuna denuncia, solo una segnalazione. Martedì paginone pubblicitario su vari giornali, p. es. "Stampa" (p. 48): un noto autore e presentatore Tv, vestito da prete con stola viola e seduto in confessionale, guarda furbesco e diretto, ride allusivo e raccomanda al lettore: «Meno siete casti più ci si diverte!» Pubblicizza così una sua trasmissione radio in cui «gli italiani si confessano». Che dire? Innanzitutto, e con immensa tristezza, che a portare acqua a certo discredito di preti e sacramenti ci pensa purtroppo anche qualcuno di casa, e poi che è difficile non trovare in tante pagine di vario genere, e da anni, vera offesa al «sentimento religioso». Penso qui alla realtà del sacramento della Penitenza, una storia millenaria fatta anche da uomini peccatori da ambedue le parti " e qui ricordo una magnifica intuizione del grande Luis Buñuel in "La via lattea" " ma che è stata ed è per tanti, milioni di uomini e donne, anche festa di gioia, di perdono, di serenità riconquistata, di riconciliazione con Dio, con se stessi e con gli altri. E allora fa male, sempre e comunque, vedere da qualsiasi parte, vicina o lontana, di casa o di sola esteriorità, come tutto questo talora è ridotto a sghignazzo scostumato e indegno. Nessuna censura: solo dignità!
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