giovedì 13 dicembre 2007
Cattolici "buoni" e cattolici "cattivi". Alla guida di questi, per "Europa" (ieri, p. 1) c'è la sen. Binetti, che pretende di «parlare sempre a nome di tutti i cattolici» e che due di quelli "buoni", detti "prodiani", vogliono cacciare dal Pd per "pagare" le sue scelte di coscienza. Ma per la Costituzione gli eletti dal popolo sono in Parlamento «senza vincolo di mandato» e con piena libertà di coscienza. Torniamo su "Europa": "Binetti, l'omofobia e i principi". Chiara Geloni rimprovera Binetti " e "Avvenire" e il prof. D'Agostino che l'approvano " per aver detto un "no" per "scelta di principio". Infatti secondo Geloni proprio in linea di principio non si discutono tre cose: che «una legge contro la violenza contenga norme contro le discriminazioni», che «gli omosessuali non subiscano discriminazioni», e che è giusta «una società che accoglie le minoranze e non le discrimina». Ci pensi, e ti pare che quelle tre cose indiscutibili lo siano anche per Binetti e "Avvenire", ma con la proposta bocciata non c'entrano nulla. Lo ha ben capito il "dottor sottile", ministro Amato ("Corsera", p. 21): quella proposta «fa diventare reato le opinioni» della Chiesa cattolica! E lo ha capito anche il ministro Chiti, che ha promesso di cancellarla. A "Europa" non l'hanno capito! Non è la sola cosa, purtroppo, se Geloni chiude in bellezza ricordando con Ignazio Marino " noto capofila dei "buoni" " nientemeno la risposta di Gesù a «chi voleva lapidare l'adultera»: «Chi è senza peccato"». Già: ma si può continuare ricordando che a lei ha detto: «Va e non peccare più». Discriminante? No. Questione di principio!
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