domenica 9 dicembre 2007
Rimbrotti opposti: ieri titolo allarme sulla "Stampa" (p. 7): "Nel Pd scoppia il caso Binetti". Altra invece la grande "apertura" di "Libero": "Cossiga andrà all'inferno"! Sulla "Stampa" sfilza di accuse alla senatrice, e c'è chi "si morde la lingua" e fa sapere che l'"avrebbe presa volentieri a schiaffi". E perché? Su un emendamento folle doppiamente, per collocazione politica " che c'entra l'omosessualità con la legge sull'immigrazione, infatti? " e per contenuti reali, che in pratica con ben precisa intenzione ideologica ipocritamente nascosta sotto il cespuglio dell'accoglienza cancellano l'idea che l'uomo sia semplicemente "maschio" o "femmina", e nonostante il fatto che il Governo ci avesse "messo la fiducia", lei ha dato il primato alla sua coscienza. Ma non dicevano che la libertà di coscienza era ormai di tutti e che i tempi del centralismo buro-democratico erano finiti? Quanto a Cossiga, era rimbrottato per motivo opposto: "sì" alla fiducia. Qui forse qualcuno dimentica che l'esperienza del Senatore a vita gli dice che il suo "sì" salvava ora il Governo, ma non negava definitivamente la coscienza, perché sull'emendamento si tornerà per obbligo, e già c'è l'assicurazione pubblica che sarà eliminato. Una seria coscienza comune, unica nel giudizio di valore, può quindi modularsi senza ipocrisia con la diversa saggezza di esperienza parlamentare. E il senatore Cossiga ne ha molta, ma molta, più di tanti altri. Ieri "Avvenire" nel suo fondo ha ben chiarito che in tema non è un discorso secondario! Se qualcuno insisterà ci sarà " Malpelo ne è sicuro " anche il "no" del senatore Cossiga.
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