Carofiglio, i dilemmi di una tv non urlata
mercoledì 4 maggio 2022
Gianrico Carofiglio, ex magistrato ed ex politico, è uno scrittore sulla cresta dell'onda, i suoi libri viaggiano in vetta alle classifiche e sono tradotti in tutto il mondo. Il suo genere preferito è il poliziesco-giudiziario, che riflette la formazione di uomo di legge, ma non disdegna alternative letterarie e nemmeno esperienze al di là della scrittura tanto da cimentarsi come conduttore tv al debutto in Dilemmi, il lunedì in seconda serata su Rai 3. Dilemmi è un talk fuori dagli schemi attuali, non a caso si rifà al vecchio Match di Alberto Arbasino che su Rai 2 tra il 1977 e il 1978 metteva a confronto due personalità della cultura con idee opposte o divergenti. Scaturirono allora confronti memorabili e non proprio pacifici, che è possibile rintracciare su RaiPlay (da non perdere il match sul cinema tra Mario Monicelli e Nanni Moretti). Anche il programma di Carofiglio mette a confronto due personalità ponendo loro un dilemma di carattere etico sul quale inscenare un dibattito con regole ferree: non si può attaccare la persona per demolire la sua tesi; è vietato manipolare gli argomenti, ovvero non si può attribuire all'altro qualcosa che non ha detto; è richiesta la prova nel caso qualcuno la spari grossa. Sul primo dei sei dilemmi previsti, ovvero se sia lecito mangiare gli animali, si sono confrontati la vegana Giulia Innocenzi (conduttrice tv e scrittrice) e l'onnivoro Oscar Farinetti (fondatore della catena Eataly) per un dibattito che è apparso però un po' fiacco, privo di motivazioni forti, troppo instradato dallo stesso conduttore, con alla fine domande più che concordate da parte dei ragazzi che formano lo scarno pubblico. Apprezzabili comunque i toni più che civili del confronto, davvero un'eccezione, e il monologo finale di Lella Costa sul dilemma della puntata.
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