L'umiltà di un gigante al servizio del Vangelo
giovedì 4 novembre 2021
La statura di un cristiano si misura nella sua capacità di fare della propria vita un terreno di semina per il Vangelo. Ecco perché san Carlo Borromeo è un vero e proprio gigante della fede. Il suo motto era "Humilitas", tradotto da lui in un'azione diuturna a capo chino a favore della sua diocesi e dei bisognosi. Era nato sul Lago Maggiore nel 1538 da nobile famiglia, che lo avviò agli studi a Pavia. A 22 anni a Roma venne creato cardinale; prese parte al Concilio di Trento, terminato il quale, nel 1563 fu scelto come vescovo di Milano. Si trovò così a guidare una diocesi vastissima che Borromeo visitò tutta. Tra le sue priorità vi era la formazione del clero, ma anche il miglioramento delle condizioni di vita dei fedeli. Mise mano ai seminari, costruì ospedali e ospizi, facendo anche uso delle proprie ricchezze. Mise un argine alle ingerenze esterne nella vita della Chiesa. Durante la peste del 1576 assistette personalmente i malati. Morì a 46 anni il 3 novembre 1584.
Altri santi. Santi Vitale e Agricola, martiri; beata Elena Enselmini, monaca (1208-1242).
Letture. Romano. Rm 14,7-12; Sal 26; Lc 15,1-10.
Ambrosiano. 1Gv 3,13-16; Sal 22 (23); Ef 4,1b-7.11-13; Gv 10,11-15.
Bizantino. 1Ts 4,18-5,11; Lc 11,47-12,1.
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