domenica 24 maggio 2020
Come stare accanto ai fedeli durante la quarantena? La fantasia non è mancata al diacono don Sebastiano Cristaudo, della diocesi di Caltagirone, che durante la pandemia ha creato un gruppo Facebook e uno WhatsApp per rimanere vicini alle persone con messaggi artistici di consolazione e speranza. Ha preso quindi a modello il "Decameron" di Boccaccio che, è risaputo, narra di dieci ragazzi rifugiati in campagna per sfuggire alla peste, i quali raccontano ogni giorno una novella. «Ho coinvolto degli amici – dice don Sebastiano – e abbiamo proposto su un gruppo Facebook il nostro Decameron siciliano, "I deci Jorni". Abbiamo donato cento contributi artistici, non solo novelle, ma anche disegni, musiche, foto, e altro perché ognuno si esprimeva con forme artistiche diverse». L'iniziativa ha avuto successo ed è proseguita con "I quaranta e na nuttata", cioè la versione siciliana delle "Mille e una notte". Ogni notte veniva raccontata una storia e il giorno dopo il finale; tra le due parti gli altri potevano ipotizzare una conclusione. Hanno partecipato artisti di ogni ambito. Sono intervenuti a salutarli anche i vescovi di Caltagirone e di Noto. Il gruppo, che resta attivo, si chiama "Alla corte del re Davide": un luogo dove ognuno può esprimersi con l'arte, che ha uno spazio pure sul sito della diocesi di Caltagirone.
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