sabato 28 marzo 2020
«La quarantena finirà, ma facciamo in modo di rimanere belli come oggi, facciamo sì che la vicinanza scoperta nella lontananza non passi più». Antonia De Zarlo, 28 anni, studentessa fuori sede a Firenze, è la testimonial perfetta di questa elementare verità con cui tutti stiamo familiarizzando. Lunedì si è laureata in Medicina in modo ben diverso da quel che aveva sognato. Da sola, nella casa dove vive una quarantena solitaria, discutendo la tesi nell'unico modo consentito adesso: a distanza. «Lontana da casa, lontana dagli affetti, dagli amici. Niente fiori, confetti, dolci, spumante da stappare (se non in videochiamata)». Eppure Antonia ha consegnato a Facebook tutta la sua felicità, documentata da una foto dove si intravedono i vicini. Che non saranno dottori in medicina, ma in umanità hanno già un master: perché «con il manico di una scopa e i guanti – racconta la neo-dottoressa – mi hanno passato un pacchetto regalo con dentro la mia corona di laurea, fatta da loro, in casa, per me». È «la magia della vita che colpisce ancora». Anche quando tutto sembra dire il contrario.
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