Piccolo manuale per non rovinarsi le vacanze digitali
venerdì 4 agosto 2017
«C'è il Wi-Fi libero?». Potete anche sorridere, ma è una delle domande più gettonate dai possessori di smartphone, tablet e pc durante le vacanze. Senza un Wi-Fi libero e gratuito, infatti, soprattutto quando si viaggia all'estero le cose rischiano di mettersi male. Perché i dati volano e anche i piani tariffari più robusti rischiano di esaurirsi in fretta, regalando in alcuni casi bollette extra salate. Lo sa bene il social Facebook che ha aggiunto da poco alla sua applicazione il servizio «Trova Wi-Fi», in grado di scovare per gli utenti i punti di accesso gratuiti alla Rete presenti nelle loro vicinanze. Perché il sistema funzioni bisogna però permettere all'applicazione di geolocalizzare la posizione del nostro cellulare o tablet, regalando così al social network e ai suoi investitori pubblicitari un (altro) gran numero di dati sulle nostre vite. Tipo: dove siamo, quando e quanto ci fermiamo in un determinato luogo, cosa visitiamo, cosa ci piace, dove soggiorniamo, i locali dove abbiamo mangiato, i negozi nei quali siamo entrati eccetera.
Fin qui, penseranno molti (secondo me, a torto), niente di male. Cosa vuoi che sia. Non ho niente da nascondere. Se proprio ritenete che la vostra privacy non conti nulla, fate pure. Ma sappiate che quando vi collegate ad una rete Wi-Fi «aperta», i vostri dati sono facilmente violabili. Evitate quindi almeno di utilizzare la posta elettronica (lo fa il 54%) e servizi o app legate al conto corrente (lo fa quasi un utente su quattro).
Un'altra cosa che vi consiglio caldamente di fare è di scaricarvi un'applicazione che vi aiuti a tenere sotto controllo il consumo di dati. Ce ne sono moltissime, per apparecchi Android e iPhone. Le trovate su App Store e Google Play.
Nel frattempo, se utilizzate WhatsApp, sfruttate l'opzione «risparmio dati». Come? Semplice. Aprite WhatsApp, accedete al menu delle impostazioni e cliccate su «Utilizzo dati e archivio». Per prima cosa scegliete per foto, video, documenti e audio l'opzione solo via Wi-Fi. Eviterete così di sprecare dati per colpa di un video magari inutile spedito da un conoscente. Nella stessa sezione selezionate anche la voce «Consumo dati ridotto», che vi sarà molto utile per risparmiare dati durante le chiamate e le videochiamate via WhatsApp.
Se avete in programma di andare all'estero in un'area con una scarsa copertura di Rete potete provare l'app (solo) per Android Beentouch (tinyurl.com/yab5y4t3). Inventata da un gruppo di ragazzi catanesi è la risposta italiana a Skype e promette telefonate e videotelefonate di qualità con un consumo bassissimo di dati e quindi utilizzabile anche in zone dove non arrivano né il 3G né il 4G (e ce ne sono molte, anche in Italia).
Già che ci siamo, può essere utile ricordare quali sono le applicazioni più comuni per smartphone e tablet che consumano più dati (e batteria). Ai primi posti c'è quella di Facebook. Seguita da Instagram, Youtube, Twitter, Snapchat e Spotify. Discorso a parte per Netflix, dove ogni ora vista in alta qualità (ogni 2 ore in media e ogni 4 ore in bassa qualità) brucia 1 gigabyte di dati. I video su YouTube, invece, consumano, circa 50 megabyte ogni 10 minuti.
L'ideale quindi è limitare l'uso di queste applicazioni alla sola presenza di una connessione Wi-Fi. Potete farlo in due modi: entrando nelle impostazioni dei vostri smartphone e tablet e togliendo la spunta alla voce «dati cellulare» delle applicazioni che volete limitare o (cosa che vi consiglio caldamente) togliere dai vostri smartphone e tablet l'opzione «roaming dati», per limitare con una mossa alla sola connessione Wi-Fi la navigazione web e ogni consumo legato ad app, posta elettronica, social e YouTube vari.
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