Studioso, eremita e monaco La sua eredità vive in Calabria
domenica 6 ottobre 2019
Sulle tracce del senso dell'esistenza la strada porta al cuore di Dio e lungo il cammino s'impara a fare a meno delle sicurezze della scienza per affidarsi totalmente alla voce del cuore. Questo fu il percorso di san Bruno (o Brunone) la cui eredità spirituale fu affidata alle certose da lui fondate, piccoli "scrigni" di spiritualità che hanno segnato l'anima dell'Europa. Nato a Colonia nel 1030, Bruno studiò la filosofia e la teologia, dedicandosi poi all'insegnamento a Reims. In seguito decise di intraprendere una vita da eremita e con l'aiuto del vescovo di Grenoble creò una comunità di monaci dediti alla preghiera e al lavoro: nasceva la Grande Chartreuse. Nel 1090 fu scelto come consigliere da papa Urbano II, che era stato suo studente. In Calabria fondò il monastero che oggi porta il suo nome: la certosa di Serra San Bruno. Qui egli morì nel 1101.
Altri santi. San Magno, vescovo (VII sec.); santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe (Anna Maria Gallo), religiosa (1715-91).
Letture. Ab 1,2-3;2,2-4; Sal 94; 2Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10.
Ambrosiano. 1Re 17,6-16; Sal 4; Eb 13,1-8; Mt 10,40-42.
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