Il “reverendo tremendo” è il fantasma di un pastore anglicano che circola in una chiesetta di Brampton, in Inghilterra. La scoperta si deve a un investigatore dell'occulto che ha scovato lo spirito del religioso con un apposito apparecchio per la caccia ai fantasmi. È una delle tante storie raccontate nell'ultima puntata del programma Il Boss del paranormal, in onda il mercoledì in prima serata su DMax (canale 52 del digitale terrestre e 170 della piattaforma Sky). Oltre al reverendo sono stati ripresi dalle telecamere, questa volta in America, alcuni fantasmi di soldati nei campi di battaglia della guerra di secessione, ma anche il corpo di un alieno in Siberia e un mostro marino in Irlanda. Nella maggior parte dei casi si tratta di riprese amatoriali, molto approssimative, fatte con lo smartphone. Per cui a dare l'idea del paranormale non sono tanto le immagini quanto il racconto degli autori di questi filmati che, al di là di un doppiaggio quasi buffo, serve a creare quel minimo di tensione necessaria. Anche per questo il momento della scoperta o dell'avvistamento viene ripetute più volte. Il materiale è preconfezionato, quasi tutto di importazione e di scarso livello. Il programma se sta in piedi (e ci sta comunque a malapena) è grazie al conduttore, Daniele Bossari, che dopo la vittoria al Grande fratello vip del 2017 ha ritrovato spazio in tv ed è tornato con questo Boss del paranormal ad occuparsi di un tema sul quale si era lungamente cimentato a suo tempo su Italia 1 con Mistero. Boss, tra l'altro, sta appunto per Bossari. La sua conduzione, che è più che altro un raccordo tra i vari filmati, gioca sul filo dell'ironia parlando di fenomeni «più inspiegabili di tua nonna che vuole partecipare a Nudi e crudi», ma anche di tecnologia che in quanto tale dimostra che certe cose sono vere quando è vero l'esatto contrario e cioè che proprio la tecnologia può far sembrare vero ciò che è falso. E non è un gioco di parole. Va invece presa come un gioco, sia pure poco divertente, questa nuova incursione nel paranormale da parte di Bossari, che alla fine della puntata, dopo boschi maledetti e graffi del diavolo, afferma che gli resta ancora una domanda: «Io non so se dormirò e voi?». Noi sì.