Che sia un po' datata non c'è dubbio. Che le battute non siano il massimo della comicità è altrettanto vero. Che anche il doppiaggio come spesso accade in questi casi lasci un po' a desiderare è fuori discussione. Eppure la sitcom 100 cose da fare prima del liceo, in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 20,50 su Boing (canale 40 del digitale terrestre), ha quel che basta di ingenuo e surreale da renderla apprezzabile per il pubblico di ragazzini a cui si rivolge. La protagonista della serie (trasmessa negli Stati Uniti ben otto anni fa) è la dodicenne CJ, che non vede l'ora di andare al liceo pensando che la scuola superiore sia il meglio che ci possa essere, fino a che il fratello le spiega che non è così e per di più nel passaggio scolastico perderà tutti i suoi vecchi amici. CJ decide pertanto di trovare, finché frequenta le medie, tutti i modi possibili per divertirsi con i suoi attuali amici, in particolare con Fenwick Frazier, che conosce dai tempi dell'asilo, che ora è lo studente più intelligente di tutta la scuola (anche per questo tende a non fidarsi del tutto delle bizzarre idee dell'amica), e Christian Powers "Crispo", un altro ragazzino di 12 anni che ha promesso di essere il migliore amico di CJ dopo che lei lo ha salvato da un possibile soffocamento. In situazioni decisamente stravaganti vengono coinvolti anche gli adulti, che spesso non sembrano da meno dei ragazzi, preside e professori compresi. Alla fine ogni episodio di 100 cose da fare prima del liceo mette insieme una quarantina di minuti all'insegna della leggerezza e del valore dell'amicizia in una fascia oraria, quella del cosiddetto access prime time (lo spazio tra i telegiornali delle principali reti e la prima serata) dove si pensa che anche i telespettatori in erba possano dire la loro.
