venerdì 12 giugno 2015
Una grossa dose d'altruismo e tantissimo coraggio. Questo ha spinto il piccolo Christian McPhilamy di soli 8 anni a non farsi tagliare più i capelli. Niente barbiere e niente forbici per due anni: la sua folta chioma bionda è diventata sempre più lunga. Il desiderio di Christian? Realizzare delle parrucche da donare a ragazzini della sua stessa età, un po' meno fortunati di lui: i piccoli della clinica St. Jude Children's Hospital di Memphis, ricoverati perché malati di cancro. Due anni fa Christian, da Melbourne, in Florida, dove abita, li aveva visti in una pubblicità televisiva della clinica. La madre, la 28enne Deeanna Thomas, racconta che quel filmato suscitò una forte reazione in suo figlio. Vedere quei bambini ai quali la malattia aveva portato via tutti i capelli lo colpì profondamente. Christian voleva, con grande determinazione, che anche loro, «quelli della pubblicità», potessero passarsi le mani tra i capelli scompigliati e mossi dal vento o da una lunga corsa. Voleva fare di tutto per dare loro una mano.Così decise di farsi crescere i capelli. Subendone anche pesanti conseguenze. A scuola è bastato poco perché Christian diventasse vittima di bullismo. I compagni lo prendevano in giro con il ritornello: «I capelli lunghi sono da femmina!». Ma a Christian non importava. Perché l'obiettivo era importante: donare a quei ragazzi una lucente parrucca bionda. Qualcosa di suo. Un modo per ricambiare con coraggio il coraggio che loro avevano suscitato in lui.
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