Pastori e teologi, anche se per vie differenti condivisero il cammino verso il Mistero
giovedì 2 gennaio 2020
Il cammino verso il cuore di Dio non è un'impresa individuale ma un'esperienza vissuta nella comunione: la vita di un cristiano è sempre comunitaria. Celebrare due santi dottori della Chiesa come Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, oggi ci propone proprio l'immagine di un percorso di santità condiviso, anche se i due testimoni l'hanno vissuto in modo diverso secondo la propria specifica vocazione. Basilio (330-379) era nato a Cesarea di Cappadocia, figlio di una famiglia facoltosa, perfezionò gli studi a Costantinopoli e poi ad Atene, dove ebbe per compagno Gregorio (329-390). In patria Basilio si dedicò alla vita monastica, di cui è considerato in padre in Oriente. Divenne poi vescovo di Cesarea, teologo e pastore, s'impegnò anche a favore dei poveri. Gregorio, fu vescovo di Sásima, di Costantinopoli e di Nazianzo. Poco incline al "governo", era dotato di una particolare sensibilità poetica che mise al servizio della riflessione teologica.
Altri santi. San Giovanni il Buono, vescovo (VII sec.); beato Guglielmo Repin, sacerdote e martire (1709-1794).
Letture. 1Gv 2,22-28; Sal 97; Gv 1,19-28.
Ambrosiano. Dn 2,26-35; Sal 97 (98); Fil 1,1-11; Lc 2,28b-32.
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