La martire «straniera» figlia ribelle Uccisa per aver distrutto i falsi dei
mercoledì 4 dicembre 2019
Una figlia ribelle e un padre incapace di cogliere la profezia contenuta nella fede della giovane: la storia di Barbara racchiude in un quadro familiare molte delle dinamiche riguardanti la diffusione del Vangelo nel mondo. Santa Barbara era nata a Nicomedia (da qui il suo nome che singifica "straniera") nel 273 ed era figlia di Dioscoro, collaboratore dell'imperatore Massimiano Erculeo. Intorno al 287, per seguire, il padre si trasferì presso la villa rustica di Scandriglia, oggi in provincia di Rieti. Affascinata dal messaggio del Risorto, Barbara si convertì, provocando l'ira di Dioscoro: dovette quindi rifugiarsi in un bosco dopo aver distrutto le statue degli dei nella villa del padre. Venne però catturata e portata davanti al prefetto Marciano, ma al processo, invece di rinnegare la fede cristiana, esortò tutti alla conversione. Condannata a morte venne decapitata dallo stesso Dioscoro, che però fu colpito da un fulmine.
Altri santi. San Giovanni Damasceno, sacerdote e dottore della Chiesa (650-749 sec.); beato Adolph Kopling, sacerdote (1813-1865).
Letture. Is 25,6-10; Salmo 22; Mt 15,29-37.
Ambrosiano. Ez 12,1-7; Sal 102 (103); Sof 1,1.14-18; Mt 15,10-20.
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