mercoledì 13 aprile 2011
Su "Repubblica" (11/4, p. 51: «Il fondamentalista riluttante») Antonio Gnoli confonde ancora fede nella creazione e «creazionismo» fondamentalista contrapposto a qualsiasi evoluzionismo. Qualcuno gli spiegherà che la fede nel Dio creatore non è né scientifica né antiscientifica, e non ha alcuna pretesa di indicare «il modo» sperimentale dell'origine dell'universo. Da più di un secolo ci sono scienziati evoluzionisti che credono in Dio creatore, e uomini di fede che sono anche evoluzionisti. Per favore, si aggiorni! A proposito, in tema di arrangiamenti è capitato di recente " appena posso ritrovo il ritaglio, ndr " di leggere su un giornale rigorosamente "laico" il racconto preciso " come in cronaca diretta " dell'esodo di Mosè e del suo popolo in mezzo alle onde del mare che si divideva in due. Troppa grazia "laica"! Ancora arrangiamenti, sempre "Repubblica" (4/4, p. 31) riprendendo "Il Mattino" (31/3, p. 27) annunciava " fonte «l'immancabile pastore (o "beduino") arabo da una caverna della Giordania» " le «rocambolesche vicissitudini» della scoperta di «70 codici sigillati» detti «incisi su pietra» e insieme «scolpiti in bronzo» (?), con rimando allegro a pretese «Rivelazioni» bibliche " in realtà sarebbe l'Apocalisse, ndr " sui quali si vedrebbe «il primo ritratto di Gesù». Mirabilia! «Più importante dei Rotoli del Mar Morto», da «rimanere senza fiato», tali da «cambiare la storia della Chiesa»! Però poi leggi che «nessuno ha ancora tradotto i testi, salvo due parole» e ("Avvenire", 5/4, p. 27) non solo che è una cosa vecchia, ma che Vittorio Messori ha già scritto che è «una bufala, un falso, prodotto meno di 50 anni fa». Per fortuna!
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