Custode di comunione, difensore della verità
martedì 20 aprile 2021
Difesa della verità e rigore morale, apertura al dialogo e cura della comunione: furono queste le preoccupazioni che guidarono il ministero di Aniceto, che fu Papa dal 155 al 166. Succedendo a Pio I trovò una situazione in cui si era acuito il confronto sulla data della Pasqua tra Occidente e Oriente. Per risolvere il problema Aniceto, originario forse della Siria, ricevette a Roma Policarpo, vescovo di Smirne, ma l'accordo non fu trovato, anche se i due si lasciarono da fratelli in comunione. A Roma intanto andava diffondendosi l'eresia di Marcione, teologo orientale che affermava la divisione tra il Dio giudice dell'Antico Testamento e il Dio salvatore di Gesù Cristo. Aniceto affrontò questo problema puntando sull'approfondimento della dottrina e chiedendo un supplemento di moralità a diaconi, preti e vescovi. Per dare un segno evidente di questa scelta di rigore chiese agli ordinati di tenere i capelli corti. Aniceto morì durante una persecuzione, ma forse non direttamente a causa della persecuzione.
Altri santi. Sant'Anastasio di Antiochia, vescovo e martire (VI-VII sec.); beato Anastasio Giacomo Pankiewicz, sacerdote e martire (1882-1942).
Letture. Romano. At 7,51-8,1; Sal 30; Gv 6,30-35.
Ambrosiano. At 5,34-42; Sal 26 (27); Gv 5,31-47.
Bizantino. Atti 8,5-17; Gv 6,27-33.
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