Anche quando è solo una partita vogliamo Dio dalla nostra parte
venerdì 3 febbraio 2017
Domenica si gioca a Houston il Super Bowl, la finalissima-evento del campionato Usa di football, e dalle schermate di "Crux", il sito di informazione sulle cose cattoliche e romane guidato da John Allen, mi sorride il titolo: «Gli americani divisi su quanto Dio si interessa del Super Bowl» ( tinyurl.com/z298hgh ). Mi perdoneranno quelli che pensano, con giusta ragione, che delle divisioni tra gli americani, oggi, questa è probabilmente la meno interessante da esaminare... Io mi sono incuriosito.
L'articolo, ripreso dall'agenzia indipendente "Religion News Service", riassume i risultati di un'inchiesta del "Public Religion Research Institute". Dunque: il 25% degli americani crede che sì, Dio ha le sue preferenze in fatto di tifo sportivo e dunque farà sentire il suo peso sulla finale. La percentuale sale tra gli evangelicali bianchi e tra i protestanti neri, e scende tra chi non dichiara alcuna affiliazione religiosa. Cattolici e protestanti bianchi delle Chiese storiche riflettono invece la media. Seguono altri numeri, più prevedibili, su quanto si ritiene che Dio influenzi la carriera dei singoli atleti "fedeli": la metà degli intervistati pensa che ne siano ricompensati con la salute e il successo.
Non credo che si debba guardare a questi dati dall'alto in basso. Né mi stupirei, proprio leggendo la risposta giunta dai cristiani delle Chiese storiche, se in Europa i risultati fossero analoghi. Quando vestiamo i panni del tifoso torniamo bambini, nel bene e nel male. E come facciamo largo ricorso alla superstizione per spiegare i fallimenti (e i successi) della nostra "squadra del cuore", osiamo persino (magari solo in quel certo momento, in cui la posta in gioco è massima), alzare lo sguardo verso il Dio in cui crediamo, senza accorgerci che lo abbiamo assimilato – per l'occasione – più a Zeus che al Padre nostro. Sbagliamo? Direi proprio di sì. Ma non sono purtroppo queste le sole occasioni in cui chiediamo a Dio di far succedere quel che vogliamo noi.
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