domenica 6 agosto 2023
Commenti entusiasti, al ritorno da Lisbona, della Via Crucis. E anche, nonostante la ressa in uscita, un rientro più ordinato e puntuale: l’esperienza insegna. Stamane preparazione degli zaini e accurata pulizia della palestra. È proprio il minimo, per i meravigliosi volontari che ci hanno supportato in questi giorni. Baci, abbracci e scambio di doni. Si parte per l’ultima avventura! L’inizio non è esaltante: entrare nell’area e prendere il cibo risultano operazioni complesse e faticose, sotto il sole e con meno vento del solito. Le indicazioni di percorso iniziano a ridosso dell’area e intorno ai camion della distribuzione succede un po’ di tutto. Poi nel percorso il gruppo si frammenta, perché rimanere uniti è arduo. Come Dio vuole, arriviamo a mettere in terra i mitici teli blu e a sistemarci in attesa della veglia, proprio davanti a un maxischermo. Il che aiuterà a vivere bene gli eventi, nonostante ci troviamo a un chilometro e mezzo dal palco, separati anche dal corso di un immissario del Tago, il grande fiume di Lisbona. Stanotte l’umidità rigida prenderà il posto del caldo torrido del pomeriggio. Insomma, una serie infinita di disagi, cui corrisponde incredibilmente un clima di grande euforia. Incredibile per i nuovi, non per chi di Gmg ne ha vissute un bel po’. Cambiano Papi, luoghi, generazioni, ma la forza di questo evento opera ancora. I giovani racconteranno la veglia di stasera e la Messa di domani, le quali, senza la loro scomoda cornice, non sarebbero le stesse. © riproduzione riservata
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