All’auto serve meno fumo e più arrosto
mercoledì 16 settembre 2020

Presentazioni in stile Hollywood e proclami ottimisistici per un marchio nostrano che non gode certo di buona salute. E contemporaneamente incentivi-farsa già esauriti per i modelli che la gente può permettersi di acquistare e annunci deliranti su possibili riforme del Codice della Strada. L’automobile in Italia sta attraversando una fase di scompenso che ha coinvolto nei giorni scorsi anche il trionfalistico lancio della nuova Maserati MC20. Dopo anni di ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali, sarebbe il momento di correre con le proprie gambe.
E di una politica industriale da parte del governo, inerme e assente mentre in altri Paesi si sono usate idee e investimenti forti. Abbiamo ancora tre marchi che possono vantare una pallida italianità: Fiat, Maserati e Alfa Romeo meritano meno fumo e fuochi d’artificio. E più piani concreti per una nuova stagione di innovazione tecnologica ed ecologica.

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