Quell'idea (irrisolta) del limite di velocità
La tecnologia aiuta a ridurre quella che è sempre la principale causa di incidenti mortali in automobile, ma si potrebbe fare molto di più. Basterebbe imporlo...
Nel 2024 in Italia ci sono stati 317.365 incidenti stradali. Secondo l’Istat, la velocità è la causa del 8,4% dei sinistri e del 50% delle morti. Eppure gran parte delle vetture possono raggiungere velocità fino a quasi il doppio di quelle massime consentite. Solo pochi costruttori hanno deciso di installare un limite elettronico predefinito sui loro modelli. Lo hanno fatto Volvo (dal 2020 massimo 180 all’ora su tutti i suoi modelli) e Renault, mentre quasi tutti gli altri autolimitano le velocità massima, ma a 250 km/h. Dal 2024 sulle auto nuove è obbligatorio l’ISA, il sistema che riconosce i segnali stradali e avvisa in caso di superamento del limite. Era previsto che se l’automobilista non avesse diminuito la velocità dopo la segnalazione, il dispositivo lo avrebbe fatto in autonomia agendo sul freno. Opzione che ancora stiamo aspettando. Senza un cambio di mentalità, purtroppo, solo un’imposizione normativa potrà cambiare le cose.
Qualcosa però, per fortuna, forse si muove. Anche in casa di chi in questo momento detiene le chiavi del mercato mondiale dell'auto. Per mantenerle, i costruttori cinesi ricorrono ad ogni mezzo ed uno dei più diffusi è quello di offrire vetture elettriche sempre più veloci, capaci di raggiungere accelerazioni da 0 a 100 km/h in meno di 3-4 secondi. Questa corsa alle prestazioni estreme però sta creando in Cina molti problemi di sicurezza e sembra che il governo abbia intenzione di bloccarla cambiando le regole per le nuove vetture in commercio, che non potranno scendere sotto ai 5 secondi nell’accelerazione da 0 a 100 km/h. L’idea, che riguarda tutte le motorizzazioni ma inciderà soprattutto su quelle elettriche, è stata inserita nella bozza di un regolamento sulla revisione degli standard sulla sicurezza e sul comportamento stradale in Cina. Se, come è molto probabile, verrà approvato, i costruttori già nel 2026 dovranno dotare le vetture di un limitatore di prestazioni (disattivabile) che si attiverebbe automaticamente a ogni accensione. Essendo la Cina il primo mercato per i veicoli elettrici, inoltre, una tale regolamentazione potrebbe influenzare le strategie di prodotto dei costruttori su scala globale e quindi arrivare anche in Europa.
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