Al Ristorante di Rai 2 si provano altri menù
giovedì 29 novembre 2018
Si cucina più in televisione che nei ristoranti. Non stiamo a rifare l'elenco dei programmi dedicati ai fornelli perché altrimenti ci giochiamo gran parte dello spazio di questa rubrica. Sono tanti. Lo sappiamo. Lo sanno bene anche gli autori televisivi. Inventarsi qualcosa di nuovo è ormai impossibile. Non rimane che prendere un po' qua e un po' là, come la spesa al mercato, e provare a rivisitare il tutto, come un piatto della tradizione, tanto per rimanere in tema. Eppure, nei palinsesti si è trovato spazio per un altro cooking show o talent culinario che dir si voglia. L'ultimo arrivato è anche il primo targato Rai 2. S'intitola Il ristorante degli chef, va in onda il martedì in prima serata. Le due puntate finora viste (saranno sei in tutto) sono state diverse una dall'altra (uguale solo l'eccessiva lunghezza). La prima è servita a creare il casting, ovvero a ridurre a dieci gli aspiranti chef tra gli ottanta ammessi alla prova di partenza. Nella seconda, i dieci rimasti (sei in cucina e quattro in sala) hanno realizzato una cena completa per quaranta avventori tra cui attrici, giornalisti (quasi tutti i conduttori del Tg2) e gli immancabili influencers, coloro che tramite i social fanno tendenza e creano seguito (beati loro!). Il ristorante, da ora in poi, sarà quello che gli autori definiscono con l'enfasi del caso il “campo di battaglia”. Alla fine, però, la prima puntata, fuori dal ristorante, sia pure un po' sconclusionata, è apparsa migliore della seconda grazie al variopinto mondo degli aspiranti chef per cui i fornelli non sono un lavoro, ma un hobby, una necessità o tuttalpiù un sogno, un motivo di riscatto. Sempre che non si scopra che qualcuno di loro lavora già in qualche locale e non tra le mura domestiche. Ma a fare il programma, come negli altri casi del genere, più che i concorrenti sono i giudici, gli chef di fama internazionale. In questo caso Andrea Berton, Philippe Lèveillè e Isabella Potì. Una volta appurato che Berton non è un'imitazione di Neri Marcorè, i tre sono apparsi meno attori di colleghi come Carlo Cracco. Forse un po' ingessata la Potì, ma almeno non sono volati i piatti. Per il resto niente di nuovo e ascolti bassi: martedì scorso nemmeno 700 mila telespettatori, neanche un decimo dei sette milioni e mezzo de L'amica geniale.
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