venerdì 26 agosto 2016
Dove andare in ferie? Mi capita di avere qualche invito balneare. E chi non ha né ferie né invito? Un amico di un tempo, con fervida fantasia, molta televisione e una buona dose di faccia di tolla, raccontava vacanze mai avvenute, quando ognuno parlava delle sue. Da qualche anno, di vacanze non ne faccio più. Considero tali, e lo sono davvero, gli inviti che ricevo, nei vari luoghi, per le mie poetiche esternazioni. Sarà perché, col passare degli anni, mi sembra sempre più assurdo che degli uomini mettano e tengano in prigione degli altri uomini, che mi viene spontaneo considerare le vacanze estive dei detenuti. Anche le loro ore d'aria si svolgono in cortili affondati tra le mura e lastricati di cemento, per evitare loro la tentazione della talpa. Immagino direttori di carceri illuminati, che facciano dipingere di verde le sbarre alle finestre, con una ingegnosa simulazione vegetale. Fantastico psicologi ed educatori che, per la stessa ragione, inventino magliette verdi per l'estate. Vagheggio che persino i ghiaccioli distribuiti possano avere il gusto menta, per rendere tutto più green. Ma i conti non mi tornano. Considero i detenuti in isolamento, quelli nel braccio della morte, quelli in Ciad, promiscui e l'estate di Asia Bibi. Forse un diluvio universale, ci porterà refrigerio.
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